Ricerche

Nel 2010 hanno conseguito l’abilitazione alla professione di ingegnere complessivamente 12.336 laureati, l’8,6% in meno di quanto registrato nel 2009 (13.497 abilitati). Una diminuzione che accomuna gli abilitati della sezione A dell’albo (ingegneri), scesi dagli 11.966 del 2009 agli 10.978 del 2010, agli abilitati alla professione di ingegnere iunior, passati da 1.531 a 1.358.

Può dirsi, dunque, “strutturale” il “disinteresse” di un terzo dei laureati quinquennali all’acquisizione dell’abilitazione professionale. Tale calo di interesse deve essere posto in relazione con la prevalenza, tra i candidati, dei laureati di ciclo lungo provenienti da corsi del “nuovo“ ordinamento (quello del cosiddetto “3+2”) che devono optare per l’abilitazione ad un unico settore dell’albo. L’abilitazione alla professione di ingegnere dell’informazione non garantisce, infatti, l’acquisizione di competenze riservate per legge, che restano essenzialmente proprie dei soli ingegneri civili e ambientali e ingegneri industriali; da qui la minore motivazione dei laureati provenienti dagli indirizzi di ingegneria dell’informazione ad acquisire l’abilitazione professionale.

 

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