Presidente Ronsivalle, il Centro Studi ha pubblicato la ricerca sui laureati in ingegneria assunti nelle imprese private. Qual è il dato che ritiene più interessante?
“Il rapporto rispecchia in parte la situazione di crisi nella quale ci troviamo per quanto attiene alle remunerazioni e ad un certo grado di precarietà delle assunzioni che risulta permanente. Fotografa anche le differenti situazioni dei vari settori dell'ingegneria: nel campo civile la crisi si sente molto di più e si hanno meno assunzioni”.
Come spiega questo incremento nelle assunzioni degli ingegneri?
“Credo si debba andare oltre gli aspetti legati alla crisi per leggere un dato che comincerei a ritenere strutturale, ovvero la tendenza crescente a ricercare personale sempre più qualificato con livelli di remunerazione contenuti. Questo significa che si è verificata nel nostro Paese una svolta che ritengo si possa considerare definitiva: la
laurea non è più un optional che serve solo se ci si vuole assicurare la possibilità di carriere più avanzate e più rapide, ma è uno strumento necessario per trovare un lavoro, partendo dal basso. Le mete più ambiziose e le progressioni di carriera dipenderanno sempre di più dalle capacità personali. Un titolo di studio qualificato viene comunque richiesto anche solo per accedere al mondo del lavoro, tutto il resto
verrà dopo. Il fatto che siano aumentate le assunzioni nelle PMA conferma
questa valutazione”.
Può chiarire meglio quest’ultimo aspetto?
“Le PMA si sono accorte che esiste un'offerta molto ampia di personale qualificato che non necessariamente pretenderà, una volta assunto, di avere avanzamenti di grado automatici con relative ripercussioni sul costo del lavoro. Quindi guardano ai laureati,
soprattutto in ingegneria, con minore soggezione. Il mercato si è ampliato, ma come sempre avviene nei fenomeni di massificazione, le rendite di posizione si possono considerare obsolete e da dimenticare. La laurea non è più un lasciapassare e uno strumento di promozione sociale, ma una condicio sine qua non per avere qualche chance nel mondo del lavoro”.
Le assunzioni dei laureati in ingegneria nelle imprese private