Entra nel vivo il "Bando tesi di laurea Ingenio al femminile", il progetto del CNI volto a premiare le migliori tesi di laurea delle donne ingegnere neolaureate nell’ambito del tema “La sostenibilità in tutti i settori dell’ingegneria per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030”, con particolare riferimento alla parità di genere e alla funzione manageriale delle donne.
Nel corso di un incontro avvenuto recentemente presso la sede del CNI, i responsabili di “Ingenio al Femminile” e il partner Cesop, hanno presentato alle aziende sostenitrici del progetto i dati della prima fase del bando. In totale sono risultate completate 185 domande, di cui 177 ammesse. Ben 40 di queste sono state presentate da laureate presso l’Università La Sapienza di Roma. Gran parte delle domande fanno riferimento a laureate con età di 25-26 anni, quindi piuttosto giovani.
Ricordiamo che il bando è un’iniziativa di “Ingenio al femminile”, l’ormai consolidato progetto che il CNI ha lanciato anni fa allo scopo di valorizzare e promuovere il ruolo delle donne nell’ingegneria italiana. Cesop agisce da azienda partner e si è occupata dei contatti con aziende, sponsor e Università. Le autrici delle migliori tesi di laurea, che saranno annunciate il prossimo ottobre nel corso di un apposito evento, riceveranno un premio in denaro ed avranno la possibilità di svolgere uno stage presso le aziende sostenitrici. Inoltre, verrà messa a disposizione la banca dati curriculare per consentire alle aziende stesse, sulla base delle proprie esigenze, di selezionare profili per ulteriori stages.
“Attraverso il progetto ‘Ingenio al femminile’, che portiamo avanti da anni, ed ora il bando per le migliori tesi di laurea delle laureate in ingegneria – ha dichiarato Armando Zambrano, Presidente CNI – lavoriamo per diffondere la cultura dell’ingegneria. In questo senso, apprezziamo il contributo delle aziende coinvolte che, oltre a promuovere, a loro volta, la nostra categoria, hanno la possibilità di entrare in contatto con profili di alto livello di laureate in ingegneria”.
Ania Lopez, Consigliere CNI e promotrice di “Ingenio al femminile” e del bando, dopo aver passato in rassegna il percorso storico del progetto, ha detto: “I dati del nostro Centro Studi affermano che il 74,3% delle laureate in ingegneria trova un’occupazione ad un anno dalla laurea. La disoccupazione delle donne con laurea magistrale in ingegneria è solo del 5,8%. Le donne iscritte all’Albo degli Ingegneri sfiorano ormai quota 40mila. Insomma, abbiamo fatto passi da gigante. Ma alcuni problemi, quali ad esempio il salary gap rispetto ai colleghi maschi, restano ancora irrisolti. Iniziative come questa possono dare un contributo al raggiungimento, finalmente, di una parità di genere compiuta”.
In rappresentanza di Cesop, Alessandro Pivi, infine, ha affermato: “Questo progetto è l’inizio di un percorso comune. Condividiamo col CNI la necessità di insistere sul tema della parità di genere: un elemento che fa bene al Paese”.
Come detto, sono diverse le aziende che hanno sostenuto l’iniziativa: Air Liquide, Birra Peroni, EdiliziAcrobatica, Engineering Ingegneria Informativa, Esselunga, Fastweb, Gruppo Scai, IMCD, Michelin, Open Fiber, Rai Way, Rina, Sonepar, Swegon, Webuild. Inoltre hanno contribuito i seguenti Enti: Confindustria ANIMA, EDISU Piemonte, Politecnico di Bari, Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Federico II Università di Napoli, World Federation of Engineering Organizations.