“Il PNRR? Vedo che in giro ci sono gli ottimisti ma anche i pessimisti. Io credo che ce la faremo se riusciremo a superare gli interessi particolari per un bene più importanti: l’interesse collettivo”. Così il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, intervenuto nel corso dei lavori della seconda giornata del 65° Congresso degli Ingegneri Italiani.
“Serve una politica di impatto delle misure – ha poi aggiunto - partendo dai macroobiettivi da raggiungere. Superbonus? Sulla base dell’esperienza, credo serva un processo di maggiore semplificazione e una proroga del provvedimento. Inoltre, dobbiamo superare le micro difformità”.
Nell’ambito del dibattito sulle infrastrutture è intervenuto anche Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna. Sollecitato dal moderatore Gianluca Semprini e da Gianni Massa, Vice Presidente Vicario CNI, sul PNRR ha detto: “E’ impensabile realizzarlo senza il coinvolgimento dei territori. Le cifre in ballo sono enormi, degne di un Piano Marshall. Abbiamo l’occasione non solo di fare nuove opere ma di colmare finalmente quei ritardi che ormai si trascinano da anni”.
Nella seconda parte del pomeriggio si è tenuto anche un incontro con Pietro Salini di Webuild Group. “Nel PNRR – ha detto - sono stati investiti pochi fondi per le infrastrutture ed i trasporti. Stiamo ancora realizzando progetti ed opere risalenti al '91. Siamo chiamati alle armi, dobbiamo darci da fare soprattutto perché la qualità dell'ingegneria italiana è altissima. Abbiamo ottime capacità di progettazione e realizzazione. Abbiamo realizzato le più grandi ed importanti opere del mondo. Cosa cerco in un ingegnere? Cerco la visione del ‘ruolo’, la qualità, l'attenzione alla sicurezza sul lavoro e la capacità di fare le cose in modo innovativo”.