Aumenta il numero di ingegneri iscritti all’Albo. Nel 2021 ha toccato quasi quota 244mila (243.940 per la precisione), circa un migliaio in più rispetto al 2020. Sebbene i dati ipotizzino un allontanamento dei laureati in ingegneria rispetto all’Albo professionale, gli ingegneri iscritti, dunque, continuano ad aumentare. E’ quanto emerge dalla consueta analisi resa nota dal Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri.
Rispetto ad un anno fa le iscrizioni sono aumentate del 17,1%, mentre le cancellazioni sono cresciute del 15,8%. Il saldo perciò è positivo: 1190 iscritti in più. Il risvolto della medaglia sta nel fatto che l’abilitazione professionale si rivela un’opzione considerata da una quota ridotta di laureati (meno del 30%). Tuttavia, se si riducesse la quota di laureati che, pur avendo conseguito l’abilitazione, rinunciano ad iscriversi all’Albo, il numero complessivo di iscritti potrebbe essere comunque ben superiore alle 244mila unità.
“Il fatto che aumenti il numero degli iscritti al nostro Albo – afferma Armando Zambrano, Presidente CNI – è sicuramente un fatto positivo. Certo, se riuscissimo a convincere tutti coloro che fanno l’esame di abilitazione all’esercizio della professione che l’Albo è una cosa davvero utile, l’incremento degli iscritti sarebbe ancora più consistente. Come CNI da tempo stiamo lavorando affinché gli Ordini diventino maggiormente attrattivi nei confronti degli ingegneri. La strada maestra continua ad essere quella del potenziamento dei servizi per gli iscritti quali formazione, certificazione delle competenze, selezione delle migliori offerte di lavoro”.
“Mi fa molto piacere constatare – dice Giuseppe Marotta, Presidente del Centro Studi CNI – che l’incremento degli iscritti all’Albo che si registra nel 2021 è dovuto essenzialmente alla crescita della componente femminile. In un momento come questo, in cui emergono le difficoltà delle donne nel mondo del lavoro, è molto importante che l’ingegneria italiana si mostri così aperta nei loro confronti. Preoccupa, invece, il mancato decollo del ricambio generazionale. Dobbiamo fare tutti uno sforzo in più per avvicinare i giovani laureati in ingegneria alla realtà degli Ordini”.
Col passare del tempo, si va riducendo progressivamente la quota di ingegneri laureati con il vecchio ordinamento iscritti a tutti e tre i settori e va aumentando quella degli ingegneri “monosettoriali”, laureati secondo il nuovo ordinamento universitario. Considerando che l’iscrizione all’Albo è presa in considerazione soprattutto dagli ingegneri del settore civile ed ambientale, ne consegue un aumento della “polarizzazione” dell’Albo verso tale settore (71,4% degli iscritti della Sezione A).
Un’ottima notizia è rappresentata dalla componente femminile. Nel 2021 il 16,1% degli iscritti è rappresentato da donne, contro il 15,7% del 2020. Proprio l’incremento di donne ingegnere iscritte all’Albo (+1200) consente al numero complessivo di iscritti di confermare il trend positivo.
Non altrettanto buono il dato sul ricambio generazionale. Gli under 40, infatti, passano dal 25,1% del 2020 al 24,2%. Per contro, gli over 65 aumentano dal 15 al 15,6%. Sono ben 36 gli ingegneri che hanno raggiunto i 100 anni di età!
Il ricambio generazionale cui si è fatto cenno non è tuttavia sufficiente a garantire un adeguato “ringiovanimento” dell’Albo: la quota di iscritti under 40 si riduce infatti progressivamente e a inizio 2021 è pari al 24,2%, a fronte del 25,1% del 2020 e del 26,5% del 2019), mentre, di converso, aumenta quella degli ingegneri con età superiore ai 65 anni (15,6% contro il 15% del 2020). Tra questi, 36 ingegneri (nel 2020 erano 28) hanno raggiunto o addirittura superato la soglia dei 100 anni di età (o lo faranno entro l’anno).