Mercoledì 30 settembre 2020 presso l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio in Roma sono stati presentati i risultati del Progetto MIG, Military Innovative Greenhouse, un progetto di ricerca ed innovazione tecnologica finanziato dal Ministero della Difesa - Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale Armamenti - nell’ambito del Piano Nazionale della Ricerca Militare (PNRM). Il progetto è stato presentato dalla Direzione dei Lavori e del Demanio (Geniodife), dalla società G & A Engineering S.r.l. e ACTA INVICTA S.r.l. che hanno curato la progettazione e la costruzione della prima vertical farm idroponica sterile ed automatica realizzata espressamente per applicazioni in ambito Difesa, con la partecipazione di ENEA Divisione Agro-Bio Industria.
All’evento si è vista la partecipazione del Generale Mirra (Comando Genio), il Generale Isp. Gambardella (Geniodife), il Presidente del CNI Ing. Zambrano, la Dott.ssa Riccardi Segretariato Generale della Difesa, la Prof.ssa Trovalusci Professore Ordinario di Scienza delle Costruzioni e Coordinatrice del Dottorato in Strutture e Geotecnica de La Sapienza, il Prof. Gigliotti de La Sapienza, l'ing Valsecchi della Presidenza del consiglio dei Ministri ed altri autorevoli ospiti.
Il programma ha visto la progettazione e costruzione all’interno di uno shelter chiuso, di una fattoria verticale idroponica (senza terra) completamente automatizzata, in grado di produrre in autonomia verdure e vegetali a favore del personale militare e civile, dispiegato in aree fortemente disagiate o prive di risorse naturali, ricreando un ambiente controllato e sterile ed utilizzando un efficiente sistema di illuminazione artificiale basato su speciali lampade LED. L’utilizzo di tale tecnologia può avvenire in diversi ambiti, nazionali ed internazionali: zone alluvionate, aree colpite da sisma o altre catastrofi naturali.
Il programma ha visto la progettazione e costruzione all’interno di uno shelter chiuso, di una fattoria verticale idroponica (senza terra) completamente automatizzata, in grado di produrre in autonomia verdure e vegetali a favore del personale militare e civile, dispiegato in aree fortemente disagiate o prive di risorse naturali, ricreando un ambiente controllato e sterile ed utilizzando un efficiente sistema di illuminazione artificiale basato su speciali lampade LED. L’utilizzo di tale tecnologia può avvenire in diversi ambiti, nazionali ed internazionali: zone alluvionate, aree colpite da sisma o altre catastrofi naturali.
Misure anti Covid-19 adottate
È stato elaborato un apposito Documento di Valutazione del Rischio anti Contagio da Covid-19 (DVR-AC Covid-19), specifico per l’evento, secondo il quale sono stati messi in atto una serie di misure per ridurre al minimo il rischio del contagio.
Nello specifico i punti salienti del Documento:
- Misurare della Temperatura Corporea;
- Distanziamento sociale;
- Obbligo all’uso dei (DPI) Dispositivi di Protezione Individuale (le mascherine) ad eccezione dei relatori solamente durante la loro esposizione al leggio dove non sussiste l’obbligo perché il distanziamento dall’uditorio è molto superiore al minimo di legge;
- Sistema di manitoraggio continuo all’utilizzo dei DPI;
- Altre misure di riduzione del rischio contagio sono contenute nel DVR-AC Covid-19.