In Italia risale la domanda di formazione universitaria e i corsi di ingegneria si confermano la scelta preferita dei giovani. Nell’anno accademico 2018-19, infatti, quasi il 63% dei 298.737 diplomati del 2018 hanno proseguito gli studi iscrivendosi ad un corso universitario: una percentuale vicina ai valori che si registravano nel primo decennio del 2000. Se è vero che l’aumento delle immatricolazioni è molto diffuso tra le diverse discipline, sono i corsi di ingegneria a farla da padrone con circa 45mila unità (4.200 in più rispetto all’anno precedente), pari a oltre il 15% degli immatricolati. E’ quanto emerge dall’indagine effettuata dal Centro studi del Consiglio Nazionale Ingegneri che ha elaborato i dati forniti dall’Ufficio statistica del MIUR.
A differenza degli anni precedenti, l’aumento delle immatricolazioni nei corsi di ingegneria (+11,1%) coinvolge indistintamente tutti i settori, compreso quello civile ed ambientale, l’unico in sofferenza negli ultimi anni. Al tempo stesso prosegue la perdita di immatricolati per ciò che riguarda i corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura, scesi per la prima volta sotto la soglia dei 2mila immatricolati.
Al contrario, aumentano dell’8,4% gli immatricolati ai corsi della classe L-07 Ingegneria civile ed ambientale e addirittura del 23,8% quelli della classe L-23 Scienze dell’edilizia. Torna a crescere, dopo la flessione rilevata nell’ultima indagine, il numero di immatricolati ai corsi in Ingegneria industriale (+11,5) che, con oltre 22.500 nuovi iscritti, si conferma la principale scelta dei futuri ingegneri e sembrano non conoscere crisi i corsi di Ingegneria informatica che continuano ad accogliere un numero sempre più consistente di studenti (15.565, +12% rispetto all’anno precedente).
Per ulteriori approfondimenti consultare il rapporto completo allegato al presente comunicato stampa.