I dati di novembre sui bandi di gara per servizi di ingegneria ed architettura consolidano definitivamente i segnali positivi emersi nel corso del 2017. I dati elaborati dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri attestano un incremento degli importi posti a gara rispetto allo stesso mese del 2016 (il 25,1% in più), confermando così il trend positivo in essere sin dall’inizio dell’anno. Non siamo ancora tornati ai livelli pre-crisi, tuttavia si tratta pur sempre di un segnale estremamente positivo per un settore come quello delle costruzioni e delle opere civili, in cui gli addetti ai lavori, tra questi gli ingegneri, hanno pesantemente subito il clima recessivo degli ultimi anni. L’importo a base d’asta “cumulato” dei bandi da gennaio a novembre per i servizi di ingegneria e architettura (senza esecuzione) ha già da mesi superato ampiamente quello relativo all’intero anno 2016, arrivando, con le gare di novembre, a più di 377milioni di euro, circa il doppio di quanto rilevato nei primi undici mesi dello scorso anno.
Come evidenziato in passato, il mercato ha proseguito la fase espansiva anche dopo l’entrata in vigore del Decreto Correttivo al Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs 19/04/2017 n° 56) approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 aprile ed entrato in vigore il 20 maggio di quest’anno. Il “Correttivo” ha certamente influito, oltre che sulle dinamiche procedurali, anche sull’applicazione di alcune indicazioni previste dalla normativa.
“I dati di novembre – ha commentato Michele Lapenna, Consigliere CNI e responsabile dell’Osservatorio bandi - confermano l’andamento positivo dei mercato dei SIA, consolidando la ripresa in atto nel settore dei servizi tecnici del nostro Paese a partire dall’entrata in vigore del nuovo quadro normativo in materia di contratti pubblici.
“A partire dall’entrata in vigore del decreto Legislativo 50/2016 il mercato dei SIA, dopo anni di stagnazione, è decisamente ripartito e i nostri dati confermano che si tratta di un trend oramai consolidato. Per quanto attiene alle modifiche apportate dal Decreto Correttivo, ad ormai sei mesi dalla sua entrata in vigore possiamo certamente affermare che l’attenuazione della norma circa la possibilità di ricorrere ai cosiddetti Appalti Integrati non ha prodotto significative variazioni in senso negativo del mercato dei SIA. Su questo, invece, hanno inciso profondamente le modifiche apportate al comma 8 dell’artico 24, circa l’obbligatorietà dell’applicazione del Decreto Parametri Opere Pubbliche per la determinazione della base d’asta: il dato di novembre segna una percentuale di corretta applicazione pari al 67,6%.
“Anche il dato relativo ai ribassi di aggiudicazione risente delle modifiche in positivo introdotte dal Correttivo: essi si attestano su valori medi pari al 33%. L’obbligo per la PA di garantire il principio dell’equo compenso nelle prestazioni rese dai professionisti, previsti dalla recente conversione in legge del decreto di stabilità 2018, richiamato nel parere del Consiglio di Stato sulle Linee Guida n.1 sui SIA, migliorerà ulteriormente questa situazione positiva mettendo definitivamente alle spalle bandi di gara con compensi irrisori”.