Nella seduta del 23 marzo scorso, l'Assemblea della Camera dei Deputati ha concluso l'esame del disegno di legge di conversione del decreto legge 8/2017, il cosiddetto Sisma 2, apportando ulteriori modificazioni al testo approvato dalla Commissione Ambiente. Il provvedimento è ora all'esame del Senato. Il decreto legge, che contiene nuove misure urgenti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016, è stato dunque modificato nel corso della prima parte dell’esame di conversione.
Nell’ambito dell’esame, la Rete Professioni Tecniche è stata impegnata in una costante interlocuzione con la Commissione Ambiente e con i relatori del provvedimento, a partire dall’audizione tenutasi il 27 febbraio, nel corso della quale fu sottoposto all’attenzione dei Deputati un pacchetto di proposte di modifica, maturate in seno ad un gruppo di lavoro dedicato. Dopo l’analisi del testo del provvedimento licenziato dalla Camera dei Deputati, la RPT esprime soddisfazione per il recepimento da parte dei parlamentari delle proposte più rilevanti avanzate.
In particolare, sono stati approvati alcuni emendamenti di particolare importanza che riguardano: affidamento degli incarichi da parte dei Comuni a professionisti iscritti agli Ordini e Collegi; rapporti fra il direttore dei lavori e le imprese invitate a partecipare alla selezione per l'affidamento dei lavori; modalità di riconoscimento del compenso dovuto al professionista qualora l’edificio sia classificato come agibile secondo la procedura AeDES; standard professionali nella predisposizione delle schede AeDES; gratuità dei corsi di formazione AeDES; alienazione degli immobili situati nei Comuni colpiti dagli eventi sismici. Non è stata invece recepita la proposta della RPT riguardante i professionisti volontari che si occupano dei sopralluoghi di agibilità degli edifici, finalizzata all’introduzione di una indennità fissa giornaliera, calcolata forfettariamente sul reddito medio di categoria. Su questo punto si è sviluppata una discussione dai profili giuridici particolarmente controversi. A questo proposito, la Rete ha provveduto ad avviare un immediato confronto con il Dipartimento della Protezione Civile, al fine di sviluppare una proposta legislativa condivisa che superi alcuni scogli tecnico-normativi, e metta ordine nella disciplina dei professionisti volontari, in modo da agevolare le procedure di intervento, di rimborso delle spese e di indennizzo per il mancato guadagno.