La digitalizzazione dei processi nel settore delle costruzioni è un passaggio strategico fondamentale. Una vera rivoluzione che riguarda tutti gli attori del processo edilizio: committenti, costruttori, professionisti, sistema del credito, sistema delle assicurazioni. Da queste premesse è partito Giovanni Cardinale, Vice Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, intervenuto ieri, nell’ambito di Made Expo, ad un convegno sulla “Rivoluzione BIM”.
“Il CNI – ha detto tra l’altro - ha piena consapevolezza dell'importanza e della velocità di questa trasformazione ed anche a questo scopo ha dato il suo contributo nella speciale commissione chiamata dal Ministro Graziano Del Rio alla stesura del decreto sulla introduzione del BIM negli appalti pubblici come previsto dal D.lgs 50/2016.
“Dal nostro punto di vista chiari sono gli argomenti che richiedono una corretta declinazione: formazione, incentivazione, nuovi modelli professionali, mercato. Sul tema della formazione, attraverso uno specifico impegno della nostra Scuola, sarà necessario approntare progetti formativi innovativi ed originali rispetto al panorama già molto ampio delle offerte formative di università ed aziende del settore. Una formazione che, prima di tutto, aiuti il sistema professionale a comprendere il significato etico e culturale di questa trasformazione, e che quindi sia fatta attraverso casi di studio concreti, relativi alle costruzioni ed alle infrastrutture, con l'intervento di tutti gli attori del processo. Questa rivoluzione richiede investimenti importanti in un momento di grande flessione del mercato e delle sue prospettive. Per questo il CNI punta su progetti di incentivazione, rivolti ai giovani e non solo a loro, basati su convenzioni con società produttrici di software ed hardware e con istituti di credito”.
“La sfida della digitalizzazione - ha concluso Cardinale - non potrà essere affrontata senza una forte innovazione del sistema dell'organizzazione professionale e del mercato”.