“Su Casa Italia abbiamo riposto molta fiducia. In occasione di un incontro col Governo, al quale abbiamo partecipato assieme ad architetti e geologi abbiamo portato un documento, elaborato dalla Rete delle Professioni Tecniche, il cui focus nell’occasione era puntato sul tema del rischio sismico, essendo a pochi giorni dal terremoto di Amatrice. L’idea era ed è quella di dare un contributo concreto, utilizzabile nell’immediato, per far sì che il rischio sismico e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio diventino una priorità reale per il Paese, anche quando si spegnerà l’ondata emotiva che questi eventi normalmente provocano. Di questo parleremo anche lunedì prossimo quando si riunirà il tavolo con la struttura di missione del Governo su Casa Italia”. Così Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, si espresso nel corso del suo intervento nella giornata inaugurale del SAIE, il Salone dell’edilizia di Bologna giunto alla 52esima edizione.
“Affrontare il rischio sismico – ha continuato Zambrano - non significa solo mettere risorse ma anche, se non soprattutto, cambiare mentalità ed organizzazione nel Paese. Nel caso specifico è necessario concentrarsi sugli interventi più urgenti, la messa in sicurezza delle zone maggiormente a rischio, in modo che il prossimo terremoto arrechi il ninor numero di danni possibili. Ma per intervenire in modo concreto è necessario innanzitutto avere contezza della precisa situazione di rischio, conoscere lo stato di sicurezza statico di ciascun fabbricato, in modo da poter stabilire quante risorse allocare. Noi, ad esempio, al momento abbiamo una quarantina di squadre di tecnici che stanno esaminando la situazione ad Amatrice e negli altri paesi colpiti e che sono in grado di stabilire se un fabbricato è agibile o meno. Ciò consente di fare un rapido censimento degli edifici sui quali intervenire, operando una prima valutazione delle risorse necessarie per la messa in sicurezza. In altre parole, l’aspetto più urgente è la classificazione sismica ed è su questo che chiediamo che il Ministero delle Infrastrutture si impegni per cercare una soluzione con il nostro contributo”.
Come di consueto, la presenza del CNI al SAIE è di particolare rilevanza. Oltre al Presidente Zambrano, intervenuto al convegno inaugurale “Casa Italia, primo passo verso una filiera delle costruzioni 4.0”, si segnala la presenza di altri Consiglieri del CNI. Michele Lapenna ha introdotto i lavori dell’incontro “Le novità introdotte dal nuovo Codice Appalti e gli strumenti a disposizione”. Ania Lopez introdurrà l’incontro “La casa mediterranea e le coperture: risparmio energetico e comfort”. Massimo Mariani introdurrà i lavori dell’evento “La sicurezza sismica: problemi strutturali e geotecnici”. Gianni Massa introdurrà due incontri: “Il nuovo Codice Appalti e la valutazione delle opere con il BIM” e “Nuovo Codice Appalti – strumenti per la progettazione”. Quest’ultimo vedrà anche la partecipazione di Michele Lapenna che interverrà come relatore sul tema del mercato dei servizi di ingegneria e architettura nel nuovo quadro normativo. Giovanni Cardinale, infine, introdurrà i lavori dell’incontro “Le nuove norme tecniche”. Da segnalare anche la presenza di CNI Scintille, rappresentato da Gianni Massa, al Forum Retrofitting nell’ambito dello spazio dedicato alla sfida dei professionisti. Sempre nell’ambito del SAIE, si è tenuto anche in convegno dedicato alla gestione del rischio incendi nei luoghi di lavoro, organizzato dal CNI e dall’Ordine degli Ingegneri di Bologna. Nell’occasione, oltre al Presidente Zambrano, sono intervenuti il Presidente dell’Ordine di Bologna Felice Monaco e il Coordinatore del GdL Sicurezza e Consigliere CNI Gaetano Fede.