Il D.Lgs. 81/08 introduce l’obbligo di valutazione dei rischi derivanti dal rinvenimento di ordigni bellici, legandone l’entrata in vigore a quelladel D.M.82/2015 che istituisce l’albo delle imprese bonificatrici. La risposta all’interpello n.14/2015 promosso dal CNI, ha definito per la prima volta quali sono gli attuali strumenti adisposizione del coordinatore della sicurezzaper la valutazione del rischio.
Tuttavia, lo scenario normativo conserva ancora alcuni punti interrogativi in merito alla definizione dei rapporti tra Committenza, RUP, Progettisti, Coordinatori, Imprese abilitate, Enti Autorizzativi. Di tutto questo si parla in un convegno, “Valutazione del rischio derivante da ordigni bellici inesplosi: normativa, responsabilità e metodologie d’azione”, in programma domani. L’evento è organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dall’Ordine degli Ingegneri di Bologna e si avvale dell’attività svolta dal Gruppo di Lavoro Sicurezza dello stesso CNI.
“L’obiettivo – spiega Gaetano Fede, Consigliere del CNI e Coordinatore del Gruppo di lavoro Sicurezza - è quello di fornire un approfondimento non solo sull’attuale scenario normativo, ma soprattutto sui ruoli dei soggetti che provvedono alla valutazione dei rischi e alla successiva bonifica, sulle procedure formali e sulle modalità operative necessarie, sia in fase di valutazione e gestione della bonifica che in caso dieventuale rinvenimento di ordigni bellici all’interno di un cantiere temporaneo o mobile”.
L’evento, che propone il contributo dei rappresentanti di Professionisti, Istituzioni e Imprese specializzate, è rivolto ai progettisti della sicurezza cantieri ed ai responsabili del procedimento/responsabili dei lavori, con l’obiettivo di uniformare approcci e metodologie, anche in rapporto a case study.
L’appuntamento è per domani 26 febbraio presso l’Auditorium “E.Biagi” – Sala Borsa di Palazzo d’Accursio, Bologna.