L’accesso agli esami di stato per l’iscrizione all’Albo degli Ingegneri non è possibile per i possessori di diploma di laurea in Architettura del vecchio ordinamento. Lo ha chiarito, in via definitiva, una nota del Miur (Ministero dell’istruzione, dell’Università e della ricerca) che ha risposto ad una specifica richiesta del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, sottoposta al Ministro Stefania Giannini in occasione di un recente incontro.
Il CNI, infatti, a causa di una errata interpretazione di una precedente nota dello stesso MIUR n.2100 del 6 giugno 2012, aveva segnalato al Ministro come gli Ordini Provinciali degli Ingegneri ricevessero numerose richieste di iscrizione da parte dei laureati in Architettura del vecchio ordinamento, illegittimamente ammessi dalle università a sostenere l'esame di stato. Richieste peraltro regolarmente respinte. Per questo motivo il CNI, attraverso il Presidente Armando Zambrano, aveva chiesto al Ministro di fornire la corretta interpretazione della norma.
Nello specifico, il Miur ha chiarito come l’art.47 del DPR n.328/2001 indichi come valida per l’ammissione alla sezione A dell’esame di stato per gli ingegneri la sola classe di laurea specialistica 4/S – Architettura e Ingegneria Edile, mentre in esso non si fa menzione del diploma di laurea in Architettura del vecchio ordinamento. La nota del Miur, quindi, ha concluso quanto segue:
«L’accesso agli esami di stato per la sezione A dell’albo degli Ingegneri non è possibile per i possessori del diploma di laurea in Architettura, ma soltanto a coloro che hanno conseguito un titolo della classe 4/S e un titolo ad essa equiparato dell’attuale classe di laurea magistrale LM4- Architettura e Ingegneria Edile-Architettura.»
In seguito alle precisazioni del Miur, dunque, le università non possono più ammettere a sostenere l’esame di stato i laureati in architettura del vecchio ordinamento.
“Ringrazio vivamente il Ministro Giannini e il Capo Dipartimento del Miur Prof. Marco Mancini che l’ha firmata - ha affermato Zambrano - per avere provveduto ad emanare prontamente questa circolare che pone fine ad un equivoco increscioso. Ora sarà necessario verificare che le università applichino correttamente la normativa, coerentemente con quanto stabilito dal Miur”.
“Nelle prossime settimane – ha proseguito Zambrano - il CNI avvierà un’iniziativa per sensibilizzare gli uffici degli esami di stato presso le università affinché prendano atto della circolare ministeriale e respingano le eventuali richieste dei laureati in architettura del vecchio ordinamento per accedere agli esami di abilitazione alla professione di ingegnere”.