Sarà la firma di un protocollo d’intesa a sancire, giovedì 23 luglio alle ore 14.00, in via XX settembre 5, l’accordo tra il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e l’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (Anaci) in materia di registro dell’anagrafe condominiale, alla presenza dei rispettivi presidenti, Armando Zambrano e Francesco Burrelli.
“Con questa intesa –spiega Zambrano – vogliamo valorizzare il ruolo del professionista tecnico a cui deve essere garantita la possibilità di certificare lo stato degli immobili e il rispetto delle leggi e dei regolamenti di ciascun intervento”. Il Presidente del CNI ricorda come “la Legge 220/ del 2012 ha istituito il registro dell’anagrafe condominiale che per l’Amministratore di condominio prevede l’obbligo di curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari, dei titolari di diritti reali, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza delle parti comuni dell’edificio. In base agli obblighi di formazione, introdotti dall’articolo 7 del DPR 137 del 2012, il CNI ha adottato apposito “Regolamento per l’aggiornamento della competenza professionale”. Formazione periodica prevista anche dal decreto ministeriale 140 del 2014 per chi ricopre l’incarico di Amministratore di condominio. Questa accordo, quindi, va nella direzione di accrescere il bagaglio di conoscenze dei nostri tecnici e rendere sempre più sicuro il patrimonio abitativo nazionale”.
Il Presidente dell’Anaci Burrelli sottolinea come “quello che stiamo facendo è sicuramente un passo storico. Questo protocollo è frutto della lungimiranza del Presidente Zambrano che ha visto in questa intesa la possibilità di mettere insieme le grandi competenze, nel loro specifico ambito, degli ingegneri e degli amministratori di condominio. Se teniamo presente che il 70% degli italiani abita in condominio capiamo come i cittadini abbiano bisogno di figure esperte che diano loro indicazioni precise rispetto alle varie tipologie di problemi che incontra chi abita in un edificio. E chi meglio degli ingegneri e dei nostri amministratori può assolvere a questo compito? L’obiettivo principale è assicurare ai cittadini la sicurezza della loro abitazione. E in questo senso questo protocollo prelude alla mappatura nazionale degli alloggi, cioè la creazione di un archivio dove sia possibile registrare le caratteristiche delle case, in modo da rendere il nostro Paese sempre più moderno, al passo con i tempi e più sicuro”.
Il Protocollo d’intesa tra CNI e ANACI si prefigge, tra l’altro, di predisporre procedure e standard per l'affidamento ai professionisti tecnici degli incarichi relativi ai lavori su beni immobili e beni comuni condominiali, al fine di salvaguardare la qualità e la buona riuscita degli interventi stessi, soprattutto relativamente a quelli di messa in sicurezza degli edifici; individuare criteri oggettivi per definire gli incarichi di progettazione, direzione dei lavori, coordinatori della sicurezza, contratti di appalto, collaudi, perizie; stabilire uno standard a livello nazionale utile per la compilazione del registro dell'anagrafe condominiale; valutare una possibile strategia comune per ottemperare agli obblighi di formazione previsti a carico degli Ingegneri iscritti agli albi e degli Amministratori di condominio, organizzando appositi corsi di formazione al fine di approfondire tematiche comuni a tutti i professionisti a diverso titolo operanti in materia condominiale; proporre alla Presidenza del Consiglio ed al Ministero delle Infrastrutture soluzioni e procedure condivise per tutelare, incentivare e mantenere la messa in sicurezza della casa.