Ricerche

Le modifiche e le integrazioni apportate dall’art. 10 della Legge n. 183/2011 (Legge di Stabilità 2012) all’art. 3, comma 5, del Decreto Legge n. 138/2011 (convertito dalla Legge n. 148/2011)”.

Se sostanzialmente positiva era stata la valutazione sui principi di riforma degli ordinamenti professionali contenuti nell’art. 3, comma 5 del D.L. n. 138/2011 approvato lo scorso mese di agosto (e convertito dalla Legge n. 148/2011 nel mese di settembre), le modifiche apportate dall’art. 10 della Legge n. 183/2011 (Legge di Stabilità 2012), di cui si allega un’analisi del Centro studi, determina sconcerto e preoccupazione.

L’art. 10 della Legge n. 183/2011 (che entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio) implica, infatti, una delegificazione della riforma degli ordinamenti professionali e ne sancisce l’automatica abrogazione entro il 31 dicembre 2012. Le altre innovazioni introdotte dall’art. 10 riguardano la disciplina delle società tra professionisti (inclusa la possibilità di partecipazione anche con quote di controllo di soci di capitale ) e l’abolizione della disposizione contenuta nell’art. 3, comma 5, lettera d del DL 138 /2011 che consentiva di fare riferimento alle tariffe professionale per determinare il compenso delle prestazioni professionali erogate a privati.

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